top of page

Non è soltanto una percezione comune che una donna possa faticare a farsi ascoltare e curare nel modo giusto dal proprio medico. È un dato di fatto, provato da un ampio spettro di studi. La genetica, gli ormoni sessuali, il metabolismo, ma anche il ruolo sociale, culturale, lavorativo e l'identità di genere determinano importanti differenze tra persone - uomini, donne e chi in questo binomio non si riconosce - ma la medicina se ne occupa poco. Farmaci e terapie destinati a tutti sono sperimentati prevalentemente sugli uomini. La diversa incidenza degli effetti collaterali dei medicinali è poco nota e ancora meno considerata al momento della prescrizione. Alcune condizioni ritenute prettamente femminili, come l'osteoporosi e la depressione, hanno invece un andamento peggiore proprio negli uomini. E soprattutto persistono pregiudizi e mancanza di conoscenze specifiche in base al sesso e al genere, per cui spesso malattie come la vulvodinia e l'endometriosi vengono diagnosticate solo molti anni dopo la comparsa dei sintomi. Oggi però cresce la consapevolezza che la cura non può prescindere dalle differenze di genere e dalla loro importanza come determinanti per la salute. Affermare che «siamo tutti uguali» è una semplificazione mossa da buone intenzioni ma scientificamente inadeguata. Bisogna invece riconoscere che ogni persona è unica e ha il diritto di essere accettata, trattata e curata come tale.

Quella voce che nessuno ascolta. La via della medicina di genere alla salute per

€ 18,00 Prezzo regolare
€ 17,10Prezzo scontato

Autore: Valeria Raparelli, Daniele Coen
Editore: Giunti Editore
Isbn: 9788809975569
Numero pagine: 320
Edizione: 2023 

 

 

bottom of page