top of page

La bestemmia è ancora una presenza attiva o un'idea nel mondo della cultura di massa? Attraverso sollecitazioni, provenienti dai social, un gruppo di antropologi, linguisti e giuristi ha affrontato ed approfondito tale tema. Sicuramente, solo sullo sfondo, si colloca la vexata quanto derubricata quaestio del rapporto tra bestemmia e religione di Stato. È vasto il campo relativo allo studio della blasfemia e molteplici risultano i percorsi necessari per traversarlo. La televisione e il calcio, curiosamente, sono tra i più transitati e, proprio per questo, subiscono una censura davvero impensabile nel nostro tempo. Gli autori, esplorando questi mondi verbali, emotivi o significativi, hanno trovato anche piccoli movimenti che rivendicano maggiore libertà di parola e auspicano divinità meno permalose che non si offendano per gli sfoghi degli esseri umani. In generale la bestemmia, con intenzioni effettivamente blasfeme, appare quasi del tutto estinta: ne persiste l'eredità, riconoscibile in abitudini linguistiche, che in passato avevano caratterizzato alcune regioni d'Italia, certo non acattoliche.

Non c'è bestemmia. Scritti sul parlato riprovevole

€ 14,00Prezzo

Autore: Florio Carnesecchi, Pietro Clemente, Paolo De Simonis, Luciano Giannelli, Gianfranco Macciotta, Giovanni Pieri 
Editore: Maglio Editore
Isbn: 9788897195986
Edizione: 2023
Numero pagine: 112

bottom of page